LA STORIA DEL TURISMO
(Monica Del Bello, Silvia Lucchini)
La storia del turismo si intreccia con la storia dell'uomo e del suo desiderio di conoscenza.
Intorno al 450 a. C., gli uomini cominciarono a viaggiare (a causa della carestia) a piedi o con muli e asini, invece dove non si potevano costruire strade, come ad esempio nel deserto, si usavano i cammelli e i dromedari.
Nel XV secolo alcuni navigatori europei aprirono le rotte che portarono alle grandi scoperte geografiche, mettendo in contatto le civiltà da un capo all'altro del mondo; questo incontro pose le basi per la nascita delle società di oggi, determinando una fase storica fondamentale.
Al di là delle scoperte geografiche, la storia insegna come in un primo tempo il viaggiatore proveniva da famiglie aristocratiche e viaggiava prettamente per motivi di studio.
Quello che oggi si chiama turismo, cioè il viaggio organizzato, ha invece una data di origine certa ed un inventore ben determinato: il 5 luglio 1841, Thomas Cook, sfruttando le nuove possibilità offerte dal treno, organizzò un viaggio di 11 miglia da Leicester a Loughborough: ben 570 persone vi parteciparono e il successo fu tale da spingere lo stesso Cook ad organizzare pacchetti turistici sempre più particolareggiati, dando inizio all'industria turistica modernamente intesa.
Con l'industrializzazione, il turismo diventò alla portata di più persone, ma restavano ancora pochi quelli che si potevano permettere una vera vacanza.
Guardando all'Italia e all’evoluzione della storia del turismo sulla riviera adriatica, di quella del termalismo, delle città d’arte e della scoperta delle regioni del sud si legge la crescita del Paese, non soltanto sul piano turistico, ma su quello sociale, si vede il profilo di una nazione che in passato dal turismo ha tratto non solo ricchezza economica ma anche un patrimonio di idee ed un modello di vita. L'Italia in particolare è da sempre una meta consigliata, grazie al clima mite, alle antichità classiche e al suo patrimonio artistico. In tutte le regioni si sviluppò facilmente il turismo poiché ognuna di esse possedeva piccole o grandi ricchezze naturali e culturali.
In ogni caso nella storia del turismo vanno considerate anche moderne iniziative come la B.I.T (Borsa Internazionale del Turismo), una fiera tutta italiana dedicata al sistema turistico internazionale; in cui gli operatori del settore possono farsi conoscere e i turisti possono avere un'anteprima completa sulle offerte.
Attualmente prevale la concezione del turismo responsabile e sostenibile che si oppone al turismo tradizionale il quale in genere pone al centro la felicità incentrata sul relax del turista a sfavore di una interazione culturalmente profonda e sostenibile con l'ambiente in senso più ampio.
Intorno al 450 a. C., gli uomini cominciarono a viaggiare (a causa della carestia) a piedi o con muli e asini, invece dove non si potevano costruire strade, come ad esempio nel deserto, si usavano i cammelli e i dromedari.
Nel XV secolo alcuni navigatori europei aprirono le rotte che portarono alle grandi scoperte geografiche, mettendo in contatto le civiltà da un capo all'altro del mondo; questo incontro pose le basi per la nascita delle società di oggi, determinando una fase storica fondamentale.
Al di là delle scoperte geografiche, la storia insegna come in un primo tempo il viaggiatore proveniva da famiglie aristocratiche e viaggiava prettamente per motivi di studio.
Quello che oggi si chiama turismo, cioè il viaggio organizzato, ha invece una data di origine certa ed un inventore ben determinato: il 5 luglio 1841, Thomas Cook, sfruttando le nuove possibilità offerte dal treno, organizzò un viaggio di 11 miglia da Leicester a Loughborough: ben 570 persone vi parteciparono e il successo fu tale da spingere lo stesso Cook ad organizzare pacchetti turistici sempre più particolareggiati, dando inizio all'industria turistica modernamente intesa.
Con l'industrializzazione, il turismo diventò alla portata di più persone, ma restavano ancora pochi quelli che si potevano permettere una vera vacanza.
Guardando all'Italia e all’evoluzione della storia del turismo sulla riviera adriatica, di quella del termalismo, delle città d’arte e della scoperta delle regioni del sud si legge la crescita del Paese, non soltanto sul piano turistico, ma su quello sociale, si vede il profilo di una nazione che in passato dal turismo ha tratto non solo ricchezza economica ma anche un patrimonio di idee ed un modello di vita. L'Italia in particolare è da sempre una meta consigliata, grazie al clima mite, alle antichità classiche e al suo patrimonio artistico. In tutte le regioni si sviluppò facilmente il turismo poiché ognuna di esse possedeva piccole o grandi ricchezze naturali e culturali.
In ogni caso nella storia del turismo vanno considerate anche moderne iniziative come la B.I.T (Borsa Internazionale del Turismo), una fiera tutta italiana dedicata al sistema turistico internazionale; in cui gli operatori del settore possono farsi conoscere e i turisti possono avere un'anteprima completa sulle offerte.
Attualmente prevale la concezione del turismo responsabile e sostenibile che si oppone al turismo tradizionale il quale in genere pone al centro la felicità incentrata sul relax del turista a sfavore di una interazione culturalmente profonda e sostenibile con l'ambiente in senso più ampio.